Carenza e indisponibilità di farmaci: differenze e come intervenire

Testatina Blog Post

Nel panorama sanitario attuale, comprendere le dinamiche dietro la carenza di farmaci e la loro indisponibilità è cruciale per garantire la continuità terapeutica ai pazienti. La carenza di un medicinale, intesa come difficoltà o impossibilità per il paziente nel suo reperimento, può derivare da diverse problematiche, quali l’irreperibilità del principio attivo, problemi produttivi, provvedimenti regolatori o un improvviso aumento della domanda. Questo fenomeno può portare all’interruzione del trattamento o alla necessità di passare a un’alternativa terapeutica, che potrebbe essere meno efficace o richiedere un periodo di adattamento.

D’altro canto, per indisponibilità si intende una difficoltà di reperimento non correlata a problemi produttivi ma a disfunzioni della filiera distributiva. Le indisponibilità, a differenza delle carenze, non si manifestano uniformemente sul territorio nazionale e sono spesso dovute a distorsioni del mercato, come il parallel trade. In questi casi, il medicinale può essere presente nei depositi del titolare AIC ma non disponibile presso alcuni depositi regionali o farmacie.

Per affrontare questi problemi, la collaborazione tra professionisti sanitari, strutture regionali e enti regolatori è essenziale. L’AIFA, ad esempio, monitora costantemente la situazione e aggiorna periodicamente l’elenco dei farmaci temporaneamente carenti. In caso di carenza, è possibile autorizzare l’importazione di analoghi autorizzati all’estero per garantire la continuità terapeutica ai pazienti.

Differenza tra carenza e indisponibilità di farmaci

Carenza

Un farmaco è considerato carente quando il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (Titolare AIC) non è in grado di assicurarne la fornitura su tutto il territorio nazionale. Questo può accadere per vari motivi, tra cui:

  • irreperibilità del principio attivo: difficoltà nel reperire gli ingredienti necessari per la produzione del farmaco
  • problemi di produzione: interruzioni nella catena produttiva che impediscono la produzione continua del farmaco
  • provvedimenti regolatori: normative o regolamenti che influenzano la distribuzione del farmaco
  • scelte commerciali: decisioni strategiche dell’azienda produttrice
  • aumenti imprevisti della domanda: situazioni di emergenza sanitaria che causano un picco nella domanda del farmaco

I Titolari AIC devono comunicare tempestivamente ogni stato di carenza all’AIFA, che pubblica queste informazioni nell’elenco dei farmaci carenti aggiornato regolarmente.

Indisponibilità

Un farmaco è considerato indisponibile quando la difficoltà di reperimento è dovuta a disfunzioni nella filiera distributiva. A differenza della carenza, l’indisponibilità non è uniforme a livello nazionale e può essere legata a:

  • distorsioni del mercato: problemi nella distribuzione che impediscono ai farmaci di raggiungere tutte le aree geografiche
  • dinamiche della distribuzione: problemi logistici che influenzano la disponibilità del farmaco in specifiche regioni o farmacie

Cosa fare in caso di carenza o indisponibilità

Quando ci si trova di fronte a una carenza di farmaci o a una loro indisponibilità, è essenziale seguire una serie di passaggi per garantire la continuità terapeutica ai pazienti. 

Prima di tutto, è fondamentale verificare se il medicinale mancante è presente nell’elenco dei farmaci carenti pubblicato dall’AIFA..

È infatti cruciale che tutti gli attori coinvolti – farmacisti, medici, strutture regionali e enti regolatori – collaborino per affrontare efficacemente queste situazioni, garantendo che i pazienti ricevano i farmaci salvavita di cui hanno bisogno senza interruzioni.

Se il farmaco è carente

Quando un farmaco risulta carente, è fondamentale seguire una serie di passaggi per garantire la continuità terapeutica del paziente. Innanzitutto, bisogna consultare l’elenco dei farmaci carenti sul portale AIFA per confermare lo stato del farmaco. Questo elenco viene aggiornato regolarmente e fornisce informazioni utili sulle alternative disponibili e sulle procedure da seguire.

Se il farmaco è effettivamente carente, si possono considerare farmaci equivalenti disponibili sul mercato come alternative terapeutiche. In situazioni più complesse, è possibile richiedere l’importazione di farmaci analoghi dall’estero. Questa procedura deve essere avviata dal medico specialista o dal medico di medicina generale (MMG) attraverso le strutture sanitarie competenti, come le farmacie ospedaliere.

Se il farmaco è indisponibile

In caso di indisponibilità del farmaco, che spesso deriva da distorsioni del mercato distributivo, è necessario contattare più grossisti autorizzati per verificare la reale disponibilità del medicinale. 

Quando un farmaco risulta indisponibile, è essenziale contattare almeno tre grossisti per assicurarsi che il medicinale non sia disponibile presso nessuno di essi. Questa verifica approfondita è cruciale per evitare falsi allarmi e garantire che tutte le opzioni di approvvigionamento siano state esplorate.

Se la indisponibilità del farmaco viene confermata, il farmacista deve segnalare immediatamente questa situazione ai referenti regionali o delle province autonome. Tale segnalazione permette di avviare ulteriori verifiche e interventi da parte delle autorità competenti, che possono includere il contatto diretto con il titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) per richiedere una fornitura diretta del medicinale. In base all’articolo 105, comma 4 del Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219, il titolare AIC è obbligato a fornire il medicinale entro 48 ore dalla richiesta, anche alle farmacie ospedaliere.

Inoltre, per molti farmaci esistono contatti specifici messi a disposizione dai titolari AIC per le richieste in emergenza. Questi contatti possono essere utilizzati per attivare la procedura di fornitura diretta nel caso in cui un medicinale non sia disponibile nella rete distributiva. Se il titolare AIC non risponde all’ordine diretto, è fondamentale inviare una segnalazione documentata all’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) all’indirizzo farmacicarenti@aifa.gov.it. Questo passaggio consente all’AIFA di avviare le necessarie azioni di verifica e intervento.

L’importanza dell’attività galenica

In alcuni casi, il medico può prescrivere un galenico, una preparazione farmaceutica personalizzata, per sopperire alla carenza di un farmaco. Questa soluzione è particolarmente utile quando il principio attivo è disponibile, ma il prodotto industriale è carente.

L’attività galenica assume un ruolo cruciale in contesti dove i farmaci salvavita o specifici farmaci equivalenti non sono disponibili sul mercato. Le farmacie ospedaliere e le strutture sanitarie, grazie alla loro capacità di preparare medicinali personalizzati, possono garantire la continuità terapeutica per i pazienti, evitando interruzioni nei trattamenti che potrebbero avere conseguenze gravi. Il ruolo della farmacia ospedaliera è quindi fondamentale nel colmare le lacune temporanee del mercato farmaceutico e assicurare l’accesso immediato ai farmaci aifa necessari.

L’Intelligenza Artificiale come soluzione alle sfide di disponibilità farmaceutica

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella gestione delle scorte farmaceutiche offre soluzioni innovative per affrontare la carenza e l’indisponibilità di farmaci.

Ecco come l’IA può essere utilizzata per migliorare l’efficienza del magazzino:

  • previsione della domanda: gli algoritmi di IA analizzano i dati storici e le tendenze di mercato per prevedere con precisione la domanda futura, riducendo così il rischio di carenze e ottimizzando i livelli di scorte.
  • ottimizzazione della logistica: l’IA automatizza i processi di inventario, migliorando la distribuzione dei farmaci e prevenendo le indisponibilità causate da inefficienze nella filiera distributiva.
  • identificazione delle alternative: in caso di carenza di un farmaco, l’IA può suggerire alternative terapeutiche, garantendo la continuità del trattamento per i pazienti.
  • monitoraggio in tempo reale: i sistemi di IA offrono un monitoraggio continuo delle scorte, segnalando prontamente eventuali anomalie e permettendo interventi tempestivi per risolvere problemi di approvvigionamento.

L’adozione di soluzioni AI nella gestione dei magazzini farmaceutici (come Profiter) può migliorare significativamente la disponibilità dei farmaci, assicurando una continuità terapeutica ottimale e rispondendo efficacemente alle sfide del settore.

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